Dolci armonie

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Le caserecce gratinate al forno con spinaci, ricotta e mandorle

3 Dicembre 2014 by Veronica dolciarmonie 11 Comments

Buongiorno a tutti carissimi !!! Eccoci gia’ a meta’ settimana, devo dire che non sono molto presente in questo periodo perche’  non mi sento al pieno delle mie forze, la pressione bassa ha deciso di farmi brutti scherzi e quando meno me lo aspetto, scende che e’ una bellezza, quindi per evitare capitomboli  sto uscendo il meno possibile !!! Per quanto riguarda il caso coro della scuola ho gentilmente declinato l’ offerta ^_^ .  Per rimettermi in forze in questo periodo ho deciso di concedermi dei piatti che mi confortino, siano belli colorati e mi ridiano la forza. E quando si parla di cibi che danno forza io faccio l’ associazione Braccio di Ferro – spinaci !!! Quindi ecco una bella infornata di pasta con ricotta, spinaci e mandorle con una gratinatura croccantella che completa il tutto e vi assicuro che la forza e il buonumore vi torneranno al primo assaggio.   Baci forzuti a tutti !!!
Ingredienti per 4 persone:
400 g di caserecce
300 g di spinaci freschi
250 g di ricotta (preferibilmente di pecora)
2 cucchiai di mandorle spellate
100 ml latte
50 g di burro
2 cucchiai di  formaggio grana grattugiato
sale
pepe nero macinato fresco
Cuocete la pasta in abbondante acqua salata, scolatela al dente e ancora calda versatela in una ciotola, aggiungete alla pasta la ricotta disciolta precedentemente in un pentolino con 3 cucchiai di latte, nel mixer riducete a granelli le mandorle spellate ed unitele alla pasta. In un’ ampia padella fate appassire gli spinaci, strizzateli bene, salateli, frullateli assieme a 2 cucchiai di latte e incorporateli alla pasta, mescolate tutto bene per fare amalgamare gli ingredienti, se il composto dovesse risultare troppo compatto aggiungete del latte fino a fargli raggiungere una desinta’ morbida. Unite alla pasta meta’ dose di burro, regolate di sale e pepe, mescolate ancora e versate il tutto in una pirofila di vetro o antiaderente. Livellate bene la pasta, ricoprite la superficie con il formaggio grattugiato e aggiungete sopra dei fiocchetti del burro rimasto. Infornate a 180° per circa 15 minuti di cui la meta’ in modalita’ grill. Sfornate fate intiepidire e servite. Buon appetito !!!!  


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Il polpettone ripieno , crudo e robiola.

26 Novembre 2014 by Veronica dolciarmonie 24 Comments

Buongiorno a tutti carissimi !!!! Eccoci gia’ a meta’ settimana, oggi pomeriggio dovro’ dare la risposta alla rappresentante per quanto riguarda il coro, vi terro’ aggiornati, intanto vi lascio con questo secondo gustoso e sfiziosetto, un bel polpettone ripieno di robiola e prosciutto crudo. Ve lo consiglio vivamente, ha un gusto delizioso. Bacioni e buon appetito !!!!
Ingredienti per l’ impasto del polpettone:
500g di macinato di bovino magro
2 fette di pane raffermo
1 uovo
2 cucchiai di  Gran Moravia grattugiato
1 cucchiaio di pangrattato
sale
pepe bianco macinato
salvia fresca o essiccata
Per il ripieno: 
200 g di robiola
100 g di prosciutto crudo San Daniele in fette
100 g di formaggio a fette io  Gran Moravia in fette
Per la cottura:
1 carota 
1 cipolla 
1 costa di sedano
brodo vegetale circa 500 ml
mezzo bicchierino di vino bianco secco
mezzo bicchiere di olio extravergine d’ oliva Dante
Ammollate le fette di pane raffermo nell’ acqua, strizzatele e aggiungetele in una ciotola dove avrete posto il macinato, l’ uovo, il formaggio grattugiato, il pangrattato, sale, pepe e salvia. Impastate bene il tutto e stendete l’ impasto ottenuto sulla carta forno dandogli una forma rettangolare e distanziandovi dal bordo della carta di circa 1 cm. Una volta steso l’ impasto spalmatevi sopra la robiola, aggiungete le fette di prosciutto crudo e sopra le fette di formaggio. Arrotolate il tutto aiutandovi con la carta forno e sigillate bene i bordi, fate riposare il polpettone in frigo per circa 2 ore. Terminato il tempo di riposo, preparate un battuto con carota, cipolla e sedano, ponete il polpettone tolto dalla carta forno su una teglia  rettangolare e adagiatevi attorno il battuto, irrorate il tutto con olio, con il vino e infornate a 180° in forno preriscaldato. Dopo 5 minuti di cottura unite un mestolo di brodo vegetale. Procedete nella cottura per circa 40 minuti, nel periodo di cottura aggiungete il brodo vegetale se il polpettone risultasse troppo secco. Sfornate, fate intiepidire e tagliate a fette. Buon Pranzo!!!

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La crostata ricotta e crema di nocciole e la mia voce….

21 Novembre 2014 by Veronica dolciarmonie 10 Comments

VASSOIO PER POLENTA POLOPLAST
Buongiorno a tutti carissimi !!! Eccoci a Venerdi’, finalmente un nuovo fine settimana da passare in serenita’ con gli amici e le persone a noi care. Siamo a fine Novembre e gia’ comincio a sentire l’ atmosfera Natalizia, in alcune zone della mia citta’ appaiono le prime luminarie, gia’ a scuola della pestina   si pensa alla festa di Natale, infatti quest’ anno le maestre hanno deciso di formare un coro di genitori che si esibira’ in canti Natalizi davanti ai bimbi. La rappresentante di classe sta gia’ prendendo le adesioni……..e ora …….. appena lo chiede a me io cosa dovrei risponderle…….. forse “no cara non e’ che io sia stonata, la mia voce e’ gradevole…….se rimane sulle tonalita’ basse” , ebbene si 🙁  io appartengo a quella categoria di persone che quando parla a voce medio bassa e’ cosi’ gradevole da sentire!!! ma appena il tono si alza e si arriva anche a gridare avviene la trasformazione da voce femminile a  maschile (direi di un omone di 200 kg alto 1,90 cm) . Una volta un’ ape stava entrando in macchina dal finestrino e io ho lanciato un urlo che neanche Tarzan !!! cosi’ forte, ma cosi’ forte, che la poverina rincretinita dalle onde sonore e’ scappata barcollando ( ha visto la morte in faccia!). Per il mio matrimonio io e mio marito abbiamo cantato Felicita’ di Albano e Romina e la mia voce era tale e quale a quella di ALBANOOOO!!!! a lavoro mi chiamavano la Sarbaggia (selvaggia) perche’ quando alzavo la voce sembravo il re della Giungla.  Ora….. chiedo aiuto a voi carissimi amici……..come posso spiegare il mio rifiuto di cantare al coro Natalizio alla povera rappresentante? forse così ” No cara se canto in un coro e’ possibile che la gente pensi che ci sia ALBANO e scateni il delirio, meglio evitare disordini in una scuola dell’ infanzia !!!!”. Accetto consigli e vi lascio con una crostata gradevolissima al palato da servire a fine pasto magari Domenica. BUON W.E. ^_^
Ingredienti per una crostata: 
175 g di farina 00
5 g di lievito per dolci
60 g di zucchero
35 g di olio d’ oliva Dante
1 uovo bio
1 pizzico di sale
Per la farcia : 
250 g di ricotta di mucca
2 cucchiai di zucchero semolato
un cucchiaino di cannella in polvere
100 g di crema di nocciole spalmabile
In una ciotola mescolate la farina assieme al lievito, al sale e  fate un buco al centro, unite all’ interno della fontana l’ uovo , l’ olio, lo zucchero e impastate il tutto fino ad ottenere un panetto liscio e sodo. Disponete il panetto sopra un foglio di carta forno pressatelo leggermente, poggiatevi sopra un altro foglio di carta forno e col mattarello stendete un cerchio di circa 25 cm di diametro e di circa mezzo cm di spessore. Togliete  la carta forno dalla parte superiore e disponete il cerchio di pasta con sotto la carta forno in uno stampo rotondo. Punzecchiate con una forchetta la base interna della pasta e preparate la crema di ricotta, in una ciotola ponete la ricotta assieme allo zucchero e alla cannella e mescolate energicamente fino ad ottenere una crema liscia e morbida, versate la crema sulla pasta frolla e  livellatela bene, sciogliete a bagno maria la crema di nocciole e versatela sopra lo strato di ricotta, livellate bene con delicatezza anche questo strato e arrotolate  verso l” interno della crostata la pasta in eccesso. Ponete lo stampo con la crostata sopra una placca da forno e mettete accanto una ciotolina d’ acqua. Infornate in forno preriscaldato a 180° per circa 25 minuti. Sfornate, fate raffreddare e servite. Buona dessert !!!
TOVAGLIETTA GREENGATE

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Il timballo di riso ai formaggi e pinoli.

14 Novembre 2014 by Veronica dolciarmonie 19 Comments

PIATTO TRASPARENTE POLOPLAST
Buongiorno a tutti carissimi !!!! Finalmente e’ Venerdi’, qui nella mia citta’ c’ e’ un bel sole tiepido e io non vedo l’ ora di passare questo fine settimana nel relax assoluto, facendo delle belle passeggiate con la mia famiglia e mangiando quello che ci piace di piu’ . Oggi vi lascio con un timballino delicato nei colori ma pieno di gusto, realizzato con diversi formaggi e pinoli e reso croccantello dalla gratinatura bella dorata, ve lo consiglio per il pranzo della Domenica. Un felice e rilassante fine settimana anche a voi. Baciiiiii !!!!

Ingredienti per due-tre persone: 
300 g di riso Vialone Nano
sale
125 g di gruyere’ in unica fetta
125 g di gorgonzola
125 g di mozzarella fior di latte
1 cucchiaio abbondante di pinoli
olio extravergine d’ oliva Dante
Per la besciamella: 

50 g di burro
50 g di farina
500 ml di latte
sale
noce moscata
per la gratinatura :
pangrattato
2 cucchiai di Gran Moravia Grattugiato
Preparare il riso facendolo cuocere in acqua salata per circa 15 minuti, scolatelo, ponetelo in una ciotola e fatelo raffreddare. Passate a preparare la besciamella facendo sciogliere in un pentolino il burro a fiamma dolce e aggiungendo la farina setacciata. Fate cuocere il tutto per qualche minuto rimescolando con una frusta continuamente per evitare che si attacchi.Ottenuto il roux,  togliete il pentolino dal fuoco e aggiungete il latte tiepido a filo continuando a mescolare con la frusta. Ponete di nuovo il  pentolino sul fuoco e fate cuocere a fiamma dolce portando a bollore la besciamella, continuate la cottura per circa 10 minuti rimescolando, fino a quando otterrete la densita’ desiderata. Regolate di sale e grattugiate un pizzico di noce moscata. Prendete il riso versate 3 cucchiai di olio evo, mescolate, aggiungete i pinoli, i formaggi tagliati a tocchetti e meta’ della besciamella. Mescolate il tutto per far amalgamare gli ingredienti e versate il composto in una teglia antiaderente rettangolare.  Livellate il riso, ponetevi sopra la besciamella rimasta e il pangrattato mescolato assieme al Gran Moravia grattugiato. Infornate a 180° per 15 minuti con gli ultimi 7 minuti in modalita’ grill. Sfornate non appena la superficie sara’ dorata, fate intiepidire e servite. Buon appetitoooo!!!

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Il Pizzolo con lo Svizzero !!!

12 Novembre 2014 by Veronica dolciarmonie 20 Comments

Buongiorno a tutti carissimi !!! eccoci a meta’ settimana , devo dire che questi giorni stanno scorrendo veloci e l’ Autunno e’ ormai nel suo pieno e dato che la scorsa settimana in Sicilia  c’ e’ stata allerta maltempo soprattutto nella mia zona dove eravamo a rischio ciclone io ho pensato bene di barricarmi in casa e di sfornare a piu’ non posso. Ecco quindi la mia seconda proposta per il contest #noiCHEESEamo di Peperoni e Patate in collaborazione con Formaggi della Svizzera, il pizzolo !!!!  ne avete mai sentito parlare ? ebbene questa e’ la tipica focaccia della zona del Siracusano, nato a Sortino, dove sono dei maestri nel prepararlo,   il pizzolo e’ una focaccia che ormai da anni allieta le uscite del  sabato sera  del Siracusano che si ritrova nelle pizzolerie della zona a gustare questa delizia della grandezza di una pizza (a volte anche il doppio) tagliata a meta’, farcita con gli ingredienti piu’ disparati ( all’ origine i contadini la farcivano con peperoni), si puo’ trovare nella versione salata ricoperta da uno strato di pepe nero, origano e parmigiano o anche con ripieno dolce come crema al cioccolato bianco o crema di nocciole. Io naturalmente oggi vi do la ricetta della farcitura che preferisco speck cotto, radicchio trevigiano e lo “Svizzero” si l’ Emmentaler DOP, perche’ non so da voi ma quando nella mia citta’ sia che si voglia acquistarlo al supermercato, sia che lo si voglia mettere all’ interno del panino con la salsiccia si parla di questo delizioso formaggio con i buchi come dello “Svizzero” . “Vorrei due etti di Svizzero”, e il salumiere sa gia’ che e’ dell’ Emmentaler che stai parlando, wath else, ” Pippo mi fai un panino ca’ sasizza e Svizzero…” Emmentaler!!! wath alse !! Ecco qual’ e’ la differenza per me tra l’ Emmentaler, rustico, uno di famiglia, riconoscibile da tutti con i suoi bei buconi e il Gruyere’ elegante, liscio e ben curato, l’ ospite ideale per i tuoi banchetti. Voi quale scegliete? io intanto vi lascio la ricettina di oggi Baciiii
Ingredienti per un pizzolo:
125 g di farina di grano duro bio
125 g di farina 00 bio
12,5 g di lievito di birra fresco
acqua quanto basta per l’ impasto
1 cucchiaino di olio evo
mezzo cucchiaino di sale
Per la farcitura:
3-4 fette di Speck cotto
mezzo cespo di radicchio trevigiano
150 g di Emmentaler Dop
Per la copertura:
sale
pepe nero macinato fresco
origano
un cucchiaio di Emmentaler Dop grattugiato
Sciogliete in poca acqua tiepida il lievito di birra, disponete a fontana su un piano da lavoro le due farine, unite il sale e versate al centro il levito di birra e l’ olio evo, impastate  ed aggiungete acqua  a temperatura ambiente fino ad ottenere un panetto morbido e liscio. Ponete il panetto all’ interno di una ciotola coperta da un canovaccio e fate lievitare in un luogo ttiepido e asciutto per circa due ore. Finito il tempo di lievitazione prendete il panetto, stendetelo ad uno spessore di 2 cm  dandogli la forma tonda di una pizza,  ponetelo in una teglia oleata, e stendete sulla superficie uno strato d’ olio evo assieme a sale, pepe e origano. Punzecchiate la superficie con una forchetta e infornate in forno preriscaldato a 200° per circa 15 minuti ( fino a farlo dorare). Sfornate il pizzolo, attendete che si intiepidisca e tagliatelo a meta’  a mo di panino. Farcitelo con uno strato di speck cotto, uno strato di radicchio tagliato a listarelle e per ultime le fettine di Emmentaler. Richiudete il pizzolo e sulla superficie spolverizzate l’ Emmentaler grattugiato. Infornate nuovamente a 180° per circa 5 minuti, fino a far sciogliere il formaggio. Sfornate e gustate caldo.

 

Filed Under: pizze e torte salate, Senza categoria Tagged With: contest

Pane rustico alle mele

6 Novembre 2014 by Veronica dolciarmonie 24 Comments

Buongiorno a tutti carissimi !!! Lo so in questo periodo sono molto assente dal blog ma tra gli impegni quotidiani certi giorni mi sembra che il tempo voli cosi’ non riesco a dedicarmi al blog come vorrei, ma ieri NO !!! Ho deciso che avrei passato l’ intera mattinata rinchiusa in cucina a sfornare lievitati a go go e tra focacce, pizze e quant’ altro ho creato anche un pane rustico alle mele non eccessivamente dolce in quanto ho utilizzato una mela dal sapore acidulo, la Granny Smith che ben si sposa con le confetture per una colazione deliziosa o con formaggi e salumi per un buonissimo aperitivo, ma il consiglio che vi voglio dare per assaporare a pieno questo pane e’ intingerlo nel vin cotto. Buon proseguimento !!
Ingredienti per un pane:
125 g di farina di grano duro bio
125 g di farina 00 bio
12,5 g di lievito di birra fresco
acqua quanto basta per l’ impasto
1 cucchiaino di olio evo
1 mela granny smith
2 cucchiai di uva passa
1 cucchiaio di pinoli
1 cucchiaino di cannella in polvere 
una capsula di cardamomo 
1 cucchiaio di miele ai fiori d’ arancio
un pizzico di sale 
zucchero di canna
latte per spennellare la superficie
vin cotto per accompagnare
Sciogliete in poca acqua tiepida il lievito di birra, disponete a fontana su un piano da lavoro le due farine gia’ miscelate, unite il sale e versate al centro il levito di birra, l’ olio evo,  il miele fuso a fiamma dolce, la cannella e i semi del cardamomo ridotti in polvere nel mortaio. Cominciate ad impastare  ed aggiungete acqua  a temperatura ambiente fino ad ottenere un panetto morbido. Unite all’ impasto le mele tagliate a piccoli tocchetti, i pinoli, l’ uvetta precedentemente ammollata in acqua e poi strizzata. Impastate il composto fino ad amalgamare tutti gli ingredienti e ponete la pasta a lievitare per circa un’ ora e mezza in un luogo caldo e asciutto. Passato il tempo di lievitazione ponete il panetto in uno stampo oleato rettangolare, spennellate la superficie con del latte e spolverizzate sopra lo zucchero di canna, infornate a 180 ° per circa 20 minuti. Sfornate, sformate il pane e lasciatelo riposare su una gratella. Gustate il pane a fette intinto nel vin cotto. 
“Con questa ricetta, partecipo al contest : “TUTTOMELE” in collaborazione con UIR, UNIONE ITALIANA RISTORATORI E SAPORIE.

Filed Under: dolci, Senza categoria Tagged With: contest, lievitati

Zuppa di ceci con pallottolina su fonduta di Gruyère

24 Ottobre 2014 by Veronica dolciarmonie 15 Comments

Buongiorno a tutti carissimi !! eccoci finalmente arrivati al Venerdi’ ed anche le temperature qui in Sicilia si sono abbassate di molto, facendoci gustare un’ arietta tipicamente Autunnale. Così complici le temperature e il contest organizzato da Peperoni e Patate   in collaborazione con Formaggi della Svizzera che mi hanno inviato per partecipare due formaggi d’ eccellenza Il Gruyère e l’ Emmentaler, e dato che il tema del contest e'” le ricette del cuore” non ho potuto esimirmi dal preparare una ricetta a cui sono particolarmente legata “I ceci con le pallottoline”. Ricordo che la prima volta che assaggiai questa delizia fu all’ eta’ di 5 anni. Era una giornata di Febbraio freddissima, era Carnevale e come consuetudine con i miei genitori ci recavamo a Palazzolo un paesino vicino Siracusa dove il Carnevale veniva festeggiato con carri allegorici e tanti scherzi. Si….va be’ che era Carnaluari ,va bene che eravamo in Inverno, ma c’ era tanto di quel freddo che i nostri nasi erano praticamente gelati, quindi mio papa’ che poco sopporta il freddo (da bravo Siciliano) ebbe la bellissima idea di entrare in un’ osteria del luogo. Che bello!!!! per me era la prima volta che entravo in un ‘osteria, tutta in legno, pareti, tavoli ,sgabelli, si respirava un profumo paradisiaco. Una volta seduti la mamma mi lesse il menu’ “salsiccia con i broccoletti ripassati, pasta col sugo, zuppa di ciciri di Palazzolo”…….”Questa mamma , voglio questa!!!!”   Non sapete che meraviglia quando mi arrivo’ quella scodellona di ceci fumante con dentro delle piccole polpettine. “Mamma !!! guarda ci sono dentro le pallottoline!!!!” ………..una zuppa strepitosa, ne ricordo ancora il gusto. Da quel giorno e’ diventato uno dei piatti piu’ preparati dalla mia famiglia e prima mia mamma a me ed ora io alla mia pestina  in Autunno non possono mancare i ceci con le pallottoline. Oggi ho voluto rivisitare questa zuppa, renderla piu’ moderna adagiandola su un letto di fonduta di Gruyère, che secondo me per la fonduta e’ il formaggio ideale, un sapore intenso, una pasta compatta che fuso  sprigiona tutta l’ aromaticita’ che ci vuole per  dare corpo alla zuppa. L’ Emmentaler con i suoi buconi lo utilizzerei per farci un bel panino che da noi si chiama la schedina………Ma questa e’ un’ altra storia!!!!!
Ingredienti per 2 persone:
Per la zuppa:
250 g di ceci secchi
1 carota
4 pomodorini pachino
mezza cipolla bianca
salvia
sale
olio evo
Per le pallottoline:
200 g di macinato di vitello magro
1 uovo piccolo
pangrattato
3 ciuffi di prezzemolo fresco
pepe nero macinato fresco
sale
Per la fonduta di Gruyère:
200 g di Gruyère 
100 ml di latte 
una noce di burro
La sera prima della preparazione della zuppa mettete in ammollo in acqua abbondante i ceci secchi e teneteli cosi’ per tutta la notte. La mattina seguente, lavate i ceci metteteli in una casseruola colma d’ acqua e aggiungetevi una carota tagliata a meta’, i pomodorini sempre tagliati a meta’ , la cipolla tagliata a fettine, la salvia e il sale. Cuocete la zuppa a fiamma media con un coperchio per circa mezz’ ora. Nel frattempo preparate le pallottoline,  mettete il macinato in una ciotola, aggiungetevi l’ uovo, il pangrattato circa tre cucchiai, il prezzemolo tritato, sale e pepe. Impastate il composto con le mani, se dovesse risultare troppo morbido aggiungete altro pangrattato. Formate delle palline delle dimensioni che preferite e aggiungetele alla zuppa di ceci in cottura. Continuate la cottura della zuppa per un altro quarto d’ ora fino a che i ceci saranno morbidi e le pallottoline cotte. Preparate la fonduta, tagliate a dadini il Gruyère e ponetelo in un pentolino che sovrapporrete ad un altro con dell’ acqua per procedere alla cottura a bagno maria, unite il latte e fate sciogliere il composto a fiamma dolce, unite il burro e procedete nella cottura mescolando sempre fino a che otterrete una crema uniforme e liscia. Componete i piatti versando sulla base la fonduta, adagiando sopra la zuppa di ceci e per ultima la pallottolina. Irrorate il tutto con olio evo e buon appetito.    
Con questa ricetta partecipo al contest di Peperoni e Patate in collaborazione con I formaggi della Svizzera

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Crostoni di pane di Trapani, radicchio grigliato, speck e Gran Moravia

21 Ottobre 2014 by Veronica dolciarmonie 19 Comments

Buongiorno a tutti carissimi !!! Chiedo scusa per non essere stata molto presente in questi giorni ma tra la trasferta di lavoro a Milano e Urbino con mio marito e vari problemi con fb non mi sono fermata un attimo. Oggi sono lieta di presentarvi l’ Azienda Brazzale con la quale ho riconfermato la mia collaborazione. Brazzale e’ la piu’ antica azienda casearia italiana nata nel 1837. Gran Moravia nasce dall’esperienza dei migliori casari Brazzale e dai pascoli della Moravia: l’area agricola più fertile e incontaminata della Repubblica ceca, in una pianura solcata da sorgenti d’acqua pura, circondata da dolci colline e incantevoli montagne, boschi e parchi naturali. La qualità superiore di Gran Moravia deriva dall’instancabile ricerca della perfezione in ogni passo della sua creazione governata da un disciplinare di filiera: nessuna irrigazione artificiale dei pascoli, assenza di inquinamenti da aflatossine grazie alla straordinaria salubrità dei foraggi, massimo benessere animale grazie alla stabulazione libera e a cuccette singole e minimo impatto dei nitrati, ben 6 volte sotto la soglia di limite comunitario. Tutte le fasi della produzione del latte e del formaggio sono, inoltre, controllate, rintracciate e certificate da autorevoli enti terzi. Gran Moravia  a trancio è gustoso sia come formaggio da tavola che da grattugia, può essere usato per insaporire i primi, oppure assaporato anche da solo come antipasto stuzzicante, tagliato a scaglie o a cubetti e abbinato ad un aperitivo, o ancora a fine pasto insieme alla frutta di stagione. L’ ultima novita’ di casa Brazzale e’ Il Gran Moravia in fette quadrate, il formato piu’ versatile e adatto in cucina, a tavola e fuori casa. La vashetta e’ apri e chiudi e consente di mantenere inalterate le caratteristiche del prodotto. La morbida elasticita’ delle fette permette di arrotolarle per creare piatti sempre nuovi e dare libero sfogo alla fantasia.  Per info potete collegarvi ai siti http://www.granmoravia.it/ e http://www.brazzale.com/. 
E per la ricettina di oggi non potevo non usare le fette di Gran Moravia per guarnire questo crostone di pane rustico al cumino di Trapani.  
Ingredienti per 2 persone:
6 fette di pane rustico al cumino di Trapani ( o pane rustico) 
6 fette di “Gran Moravia in fette”
6 foglie di radicchio trevigiano
6 fette di speck
olio extravergine d’ oliva
sale 
pepe nero macinato fresco
Lavate bene sotto l’ acqua le foglie di radicchio, fatele asciugare nella carta assorbente e disponetele in una griglia calda, cuocetele fino a che saranno morbide. Mettete il radicchio grigliato in un piatto e conditelo  con olio evo, sale e pepe nero. Disponete su una placca da forno le fette  di pane che avete in casa da almeno tre giorni e adagiatevi sopra il radicchio e le fette di speck. Infornate a 180° per 5 minuti, togliete i crostoni dal forno aggiungete sopra ogni fetta di pane il Gran Moravia in fette, rimettete in forno e sfornate definitivamente quando il formaggio sara’ sciolto. Gustateli caldi. Buon appetito !!!! 

 Ed ecco i deliziosi  prodotti di cui mi ha omaggiato l’ azienda Brazzale.

  

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Linguine ai pomodori secchi e bottarga e la mia prima volta in cucina.

7 Ottobre 2014 by Veronica dolciarmonie 15 Comments

Buongiorno a tutti carissimi !!! Passato bene il w.e.? Da me qui in Sicilia il fine settimana e’ stato da paura, una tromba d’ aria Domenica ha investito la mia citta’ impedendoci di uscire per tutta la giornata, invece oggi come per magia 28° !!!!! Ma si puo’ !!!! questi sbalzi di temperatura non li reggo piu’, Estate!! o te ne vai o rimani per tutto l’ Inverno !!!! Il mal tempo mi ha fatto ripensare ad un giorno uggioso di 20 anni fa quando ero all’ universita’ e senza aver mai cucinato niente di piu’ di un uovo fritto  invitai a pranzo a casa mia un ragazzo che mi intrigava e che sarebbe diventato il mio futuro marito.  Ah poverino!!! se avesse saputo prima cosa lo aspettava sicuramente non avrebbe accettato l’ invito !!! Ve lo dico subito il menu’ era quello tipico di una ragazza universitaria fuori sede” Maccheroni con ragu’ in scatola e carne arrostita marinata in olio, aceto e origano” ( per me una prova d’ alta cucina ^_^). Vado a prendere alla fermata del bus sotto la pioggia scrosciante il giovane malcapitato entriamo in casa, lo invito a sedersi in soggiorno mentre io preparo il pranzo entro in cucina, metto l’ acqua della pasta a bollire e……….in men che non si dica si scatena l’ inferno!!! butto la pasta nella pentola, salgo sopra una scaletta per arrivare a prendere il sale in quel maledetto stipetto che il padrone di casa (alto 1,50 mt) aveva installato a 2,00 mt di altezza e una tazzina da caffe’ comincia a volteggiare per aria. Sembrava di guardare un fotofinish, la tazzina volteggiante e io che sulla scala cercavo di prenderla al volo……. Secondo voi ….. dove sara’ finita la tazzina dopo il suo immenso svolazzare? Ma naturalmente dentro la pentola !!!…..e secondo voi……sara’ rimasta intatta ? Ma certo che no !!!! frantumata….. in mille pezzi…….dentro la pasta di quello che sarebbe stato il mio futuro marito!!! Sentendo il trambusto in cucina arrivano in aiuto le mie compagne di casa che mi dicono “non disperare, scolala e gli togliamo i pezzi” vi giuro che l’ ho scolata, ho tolto i pezzi, l’ ho condita col ragu’ e glie l’ ho servita a quel poverino!!!! Ma non sono riuscita a tenerglielo nascosto glie l’ ho dovuto dire che i maccheroni erano al ragu’ e porcellana e che comunque avevo provveduto a togliere fino all’ ultimo pezzettino. Lui sapete cosa ha fatto l’ ha mangiata lo stesso. Questo e’ AMORE e io da quel momento non sono piu’ riuscita  a staccarmi da lui <3
Oggi ricettina di un primo facile che dedico a tutti gli studenti universitari fuori sede 😉
Ingredienti per 2 persone:
250 g di linguine
4 pomodorini secchi sott’ olio
1 spicchio d’ aglio 
1 cucchiaio e mezzo di bottarga di tonno
peperoncino rosso secco
la punta di un cucchiaino di zenzero fresco
2 cucchiai di olio extravergine d’ oliva Dante
In una padella versate l’ olio e fate rosolare per 3 minuti lo spicchio d’ aglio schiacciato, togliete l’ aglio e aggiungete i pomodorini secchi,  mezzo cucchiaio di bottarga, lo zenzero e per ultimo il peperoncino rosso. Mescolate gli ingredienti a fiamma bassa per due minuti e spegnete il fuoco. Cuocete la pasta in abbondante acqua salata, non appena cotta scolatela e versatela in padella. Mantecate a fiamma dolce le linguine e impiattate. Finite spolverizzando sopra ogni piatto mezzo cucchiaio di bottarga. Buon pranzo !!! 

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La torta alle due mousse

1 Ottobre 2014 by Veronica dolciarmonie 16 Comments

VASSOIO PICCOLO TRASPARENTE POLOPLAST
Buon pomeriggio a tutti carissimi !!! Siamo arrivati a meta’ settimana ed a’ anche iniziato Ottobre !!! questo mese mi piace tantissimo, i prodotti di stagione che si possono reperire sono tra i miei preferiti e gia’ i nostri alberelli in campagna stanno iniziando a produrre i cachi e le mele cotogne, conto infatti nei prossimi giorni di realizzare delle ricettine sfiziosette per voi con questi frutti deliziosi. Intanto vi lascio questa altrettanto deliziosa torta che ho realizzato in occasione del 40° anniversario dei miei genitori. La ricetta e’ quella della mousse ai tre cioccolati del maestro Ernst Knam che trovate QUI dettagliatamente descritta, io ho seguito l’ intero procedimento omettendo solo la mousse al cioccolato al latte ( da qui il nome ^_^). Provatela, freschissima, una vera delizia per il palato. Baciiii

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